Corriere del Ticino

CELEBRATING LISZT

Inaugurazione di gran classe con Gábor Farkas

Il giovane pianista ungherese Gábor Farkas ha tenuto domenica pomeriggio all’Auditorio della RSI a Lugano, con successo, il concerto inaugurale della rassegna «Celebrating Liszt» promossa dalla Piano Association International in collaborazione con la Rete Due e il Corriere del Ticino.

Ad eccezione di Les jeux de la Villa d’Este e della Rapsodia ungheresen. 12, il pianista ha interpretato pagine lisztiane poco eseguite, quali Waldesrauschen, Wiegenlied, En rêve, Valse- Improptu, Miserere dal Trovatore di Verdi e Ave Maria.

Il programma, molto interessante, è stato scelto con grande oculatezza; ha infatti messo in luce le peculiarità del compositore magiaro in ogni suo aspetto, da quello tecnico a quello espressivo.

La grandezza di Liszt consiste soprattutto nell’ «invenzione» della sonorità, elemento idoneo alla traduzione del proprio pensiero musicale.

Liszt non fu, al contrario di quanto comunemente si pensa, un rivoluzionario in senso stretto del pianismo, bensì un geniale innovatore. Se da un punto di vista espressivo può essere considerato un drammaturgo del pianoforte, da un punto di vista tecnico-virtuosistico si rivela un sinfonista della tastiera. Paradossalmente si può affermare che Liszt ebbe sulla tecnica pianistica un’influenza maggiore che non lo stesso Paganini su quella violinistica.

Nel concerto di Gábor Farkas, pur non mancando l’elemento tecnico (Rapsodia ungherese e Miserere dal Trovatore), è emersa la poetica romantica e intimistica lisztiana, sovente trascurata. Il suo pianismo, pulito e scintillante, è stato nel contempo inventivo nella timbrica e nella dinamica. Ha esibito un notevole controllo del suono ed è stato in grado di passare a improvvisi «pianissimo» estremamente curati. Ha affrontato le pagine lisztiane con sicurezza e intelligenza interpretativa, oltre

che con una cura del suono molto attenta e con una precisione che, in Liszt, è sempre un presupposto fondamentale. Nella sua lettura si sono notati trasparenza e dolcezza di fraseggio, amabilità di toni nei

passaggi veloci e seducente cantabilità nei momenti lirico-espressivi. Il suo tocco è nitido e brillante e la sua tecnica assolutamente impeccabile. La sua è stata una lezione di finezza interpretativa. Un’esecuzione, in definitiva, di elevato livello. Due i bis concessi: pezzi lirici di Chopin nella trascrizione di Liszt. Farkas seguirà prossimamente corsi di perfezionamento con William Grant Naboré all’International Piano Academy Lake Como a Dongo.

ALBERTO CIMA